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Il libro narra le vicende della colonia per bambini ebrei di Izieu - un piccolo borgo francese a metà strada tra Chambéry e Lione - nel contesto sia della drammatica occupazione tedesca e italiana della Francia e delle deportazioni nei campi di sterminio, sia delle straordinarie azioni di solidarietà verso i perseguitati. Una storia simile a quella italiana di Villa Emma di Nonantola, ma conclusasi tragicamente. Il 6 aprile 1944 alcuni uomini della Gestapo e soldati della Wehrmacht, su ordine di Klaus Barbie, il boia di Lione, irrompono nella colonia d'Izieu. Quarantaquattro bambini e ragazzi dai 4 ai 17 anni e sette educatori sono arrestati e deportati. Quarantadue bambini e ragazzi e cinque adulti sono assassinati ad Auschwitz-Birkenau. Un adulto e due adolescenti sono fucilati a Reval (oggi Tallinn) in Estonia. Solo un'educatrice, utilizzata ad Auschwitz per esperimenti medici, sopravvive alla deportazione. Oggi il memoriale d'Izieu è riconosciuto come uno dei tre luoghi di commemorazione nazionale delle vittime delle persecuzioni razziste e antisemite e dei crimini contro l'umanità commessi con la complicità dello Stato francese.