Tab Article
"La prima domanda che un documento inedito, come quello che viene qui pubblicato, induce è: perché?... Perché un soldato di 23 anni, sensibile, comunicativo, perché un giovane operaio meccanico i cui studi si erano arrestati alla licenza elementare, decide "improvvisamente", venerdì 13 agosto 1943, al termine di una breve licenza e dopo avere salutato la fidanzata, di scrivere un diario? E da quel giorno - per lui triste e già carico di presagi -, un giorno "normale" per un Paese in guerra che non riesce più a difendere neppure il proprio territorio, scrive sulle pagine di un quaderno poche o molte righe quotidiane, mettendoci dentro i fatti, i pensieri, i sentimenti, senza rinunciare mai a farlo, neppure quando la monotona, snervante durezza della vita del lager si traduce in annotazioni dalla ripetitività quasi ossessiva. E quei quaderni si accumulano... mentre la cura, la difesa dei propri "beni" personali diventa al tempo stesso difficile ed essenziale per raggiungere l'obiettivo di tutti i prigionieri, ossia la liberazione."