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Nel 2013 uscì un'opera poderosa per qualità e completezza di contenuti, curata da Giovanni Ruffino: "Lingue e culture in Sicilia" (2 voll. Centro di studi filologici e linguistici siciliani, Palermo). Il capitolo quinto venne integralmente dedicato all'onomastica siciliana. Questo volume, dedicato alle scuole, riprende e integra quei materiali nei soli risvolti antroponimici e antroponomastici, attraversandone gli usi nei secoli e rintracciandone le resistenze odierne. Ogni elemento che pretenda una identificazione certa deve essere contrassegnato da un nome, non esclusivo, ma individuabile. Portare questa consapevolezza nel mondo della scuola vuol dire usare una chiave interpretativa che di norma sfugge e che, invece, consente di agganciare tanti saperi, credenze, usi, certamente appassionanti e coinvolgenti. Nell'antroponimia popolare si individueranno anche atteggiamenti stereotipici che mirano a costruire le proprie identità a dispetto e in contrapposizione alle altre.