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"Considerato per secoli l'equivalente di un farmaco, il vino presenta nel mondo antico un'immagine ambivalente per l'insita minaccia costante di ubriachezza. L'analisi dei passi degli scrittori romani che riguardano l'uso del vino e, in particolare, l'ubriachezza, al di là dei motivi letterari quasi obbligati, si configura come uno strumento per un primo approccio interpretativo a questo problema. La presentazione articolata dei passi latini si interseca, nei diversi capitoli, con un'efficace sintesi riguardante le tecniche vitivinicole, la tipologia dei vari tipi di vino, i luoghi della vendita e del consumo distinti in base alla categoria sociale di chi li frequentava." (Dalla "Prefazione" di M. De Nardis)