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"Questo libro accresce le nostre conoscenze sulla chiesa della Madonna del Prato di Gubbio e sul rapporto tra quest'opera e San Carlino di Roma, da un lato integrando le ricerche svolte finora, dall'altro fornendo una nuova chiave di lettura per la vicenda. Il volume abbina due saggi: il contributo di Maria Vittoria Ambrogi e Giambaldo Belardi studia in modo ampio la storia e la cultura della Gubbio seicentesca [...]. Non la storia, ma le storie della Gubbio del XVII secolo, peraltro mai oggetto di uno studio sistematico [...] sulla base di un vasto corpus documentale in gran parte inedito. Con il loro contributo Maria Grazia D'Amelio e Paolo Belardi forniscono una valutazione architettonica della Madonna del Prato, mettendo a punto, sulla base di precisi rilievi elaborati per questa occasione, un meticoloso confronto tra la chiesa di Gubbio e quella di Roma. Ipotizzando, in accordo con Ambrogi e Belardi, che Borromini abbia eseguito, oltre al disegno per il profilo della trabeazione, "tutto il piano dell'opera", i due autori rivendicano per l'architetto un ruolo più attivo a Gubbio". (Hermann Schlimme)