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La Russia di Stalin narra le vicende della Russia sovietica fino allo scontro con Hitler nell'estate del 1941: le lotte all'interno del partito bolscevico, l'ascesa al potere e la vittoria di Stalin, il Grande Terrore, la costruzione del regime totalitario. Ma è anche la storia - vista dall'osservatorio del Cremlino - dell'Europa e del mondo negli anni fatali tra le due guerre mondiali. Basato su una vasta documentazione originale, il libro narra l'ascesa di Stalin dopo la morte di Lenin, fino alla compiuta edificazione del regime totalitario da lui progettato e allo scontro con Hitler. Ettore Cinnella, tra i massimi esperti italiani di storia russa e sovietica, ripercorre come in una cronaca le vicende di quegli anni, dedicando ampio spazio anche alla politica estera dell'URSS, dai rapporti con le democrazie occidentali all'alleanza con la Germania nazista dopo il patto Molotov-Ribbentrop. Frutto di ricerche durate oltre un decennio, il libro fa luce su uno dei periodi più bui della storia del Novecento e spiega con una ricchissima e documentata esposizione come Stalin riuscì a creare un'autocrazia eslege e assoluta, dove nessuno aveva certezza della propria vita, dagli ultimi della scala sociale fino ai più alti funzionari. La peculiare autocrazia eretta da Stalin fu per molti aspetti diversa dalla dittatura bolscevica ereditata da Lenin e può essere paragonata alla Germania nazista. Pagine illuminanti del libro sono dedicate all'esame generale del fenomeno totalitario del Novecento e alla comparazione dei coevi regimi così catalogati. Una lettura fondamentale per comprendere il mondo contemporaneo.