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L'evoluzione della sponsorizzazione nel mondo dello sport è un dato di fatto tra i più macroscopici che si possa rilevare. All'inizio lo sponsor era visto come un intruso in una qualsiasi manifestazione sportiva, doveva rimanere ai margini, a bordo campo, su cartelloni o sui manifesti che annunciavano un evento. Pian piano ha cominciato ad entrare nell'evento stesso, sulle maglie dei giocatori, negli spot al microfono prima, durante e dopo un incontro di qualsiasi sport. L'evoluzione dei mezzi tecnologici ha dato un impulso incredibile alla possibilità di creare visibilità di un marchio. Oggi intorno ai campi di gioco le pubblicità non sono più fisse, si muovono, ruotano, scorrono, cambiano in continuazione; la pallavolo ha persino inventato i "time out tecnici", due di un minuto per volta in ogni set, per creare spazi pubblicitari soprattutto in funzione televisiva. Oggi un evento sportivo rischia di non avere abbastanza visibilità se non è supportato adeguatamente dagli sponsor, i quali con i loro proventi riescono a far aprire le porte ai media e persino a portare una manifestazione in una fascia oraria anche inconsueta per lo stesso sport, ma di grande richiamo sul pubblico.