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Un "viaggio tra gli autori, le teorie e i valori dell'obiezione di coscienza" (Pietro Pinna). Confrontandosi con Aldo Capitini, Ada Prospero Marchesini Gobetti, Norberto Bobbio, Domenico Sereno Regis, Danilo Dolci, Lorenzo Milani, Rodolfo Venditti, Pinna, Goffredo Fofi, l'autore illustra un'idea di obiezione. "L'obiezione di coscienza, di cui tesso l'elogio, - si legge nella prefazione di Pinna - ha tre significati: dal punto di vista del pacifismo, s'intende un pacifismo critico, obiezione significa non rassegnazione alla guerra, rifiuto che la guerra sia ineluttabile; dal punto di vista di un'idea della democrazia intesa come 'un processo di ridefinizione permanente', è contrasto alla dittatura e contributo alla ridefinizione della democrazia; dal punto di vista di un nuovo illuminismo, consapevole dei limiti e anche dei soprusi della ragione, è un rinnovato appello alla ragione e affermazione del valore perenne della dignità della coscienza individuale".