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L'Italia, è stato detto di recente, è un paese senza bussola. Ha perso la memoria del suo futuro. Le manca un progetto. Persino la sua tenuta come nazione, a centocinquant'anni dalla raggiunta unità, è messa in dubbio. Occorre un progetto. Per il Sud e per tutto il paese. A quarant'anni dalla fondazione dell'Istituto di cibernetica del CNR a opera di Eduardo Caianiello, gli autori del libro colgono «l'occasione non solo per ricordare il passato e proporre un consuntivo dell'attività svolta, ma anche per recuperare la "memoria del futuro" e costruire un progetto, alla luce delle intuizioni dello scienziato napoletano. Eduardo Caianiello è il fisico che ha portato in Italia e nel Sud d'Italia la cibernetica [...] È grazie al suo impulso, per esempio, che Napoli è diventata la prima sezione meridionale dell'Istituto nazionale di fisica nucleare ed è stato lui a creare, sempre a Napoli, una scuola di fisica post-laurea: la Scuola di specializzazione in fisica teorica e nucleare, inaugurata esattamente cinquant'anni fa da Werner Heisenberg. Ma Eduardo Caianiello pensava alla scienza anche come a una leva - alla leva principale per lo sviluppo del Mezzogiorno». E del paese.