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Dal porto di Luni (città fondata nel 177 a. C.) partivano i preziosi "marmi lunensi" che fecero grande la Roma imperiale di Augusto; e lì arrivavano il garum (salsa di pesce fermentato) e le merci di tutto il Mediterraneo dando il via a una direttrice di traffico che poi avrebbe avuto in Lerici e Portovenere (e La Spezia ancora più tardi) i punti di riferimento. E con la storia di Luni inizia anche la storia della gente di Lunigiana. Il cibo - i testaroli, le castagne, le torte - è parte integrante e insostituibile. Quasi che fosse stato idealmente affidato alla gente di Lunigiana il compito di perpetuarne la testimonianza attraverso i secoli. Una cucina ispirata non dalle ragioni del gusto o delle necessità coreografiche, ma dal sentimento e dall'affetto che la rendono inestinguibile e che grazie ai suoi cento modi di utilizzare le castagne, e di proporre piatti semplici come panigazi e testaroli, la "mesc ciua", le torte di farro, le zuppe di verdura, è davvero unica nel suo genere.