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"La disamina dei Miti, da quelli Egizi, Greci, a quelli orientali, e il successivo confronto con le diverse correnti letterarie e poetiche, ma anche scientifiche moderne, è opportuna nella misura in cui il mito non voglia essere liquidato come retaggio di un era primitiva dell'uomo. Questa minimale conclusione, forse troppo di comodo, è dovuta, nell'uomo moderno, all'incapacità di spiegarsi come, ad esempio, mentre nella Atene di Pericle si raggiungevano supremi risultati nella architettura, nella filosofia, nella matematica e nell'arte, allo stesso tempo, questi stessi geometri e architetti veneravano dei Miti antichi millenni. E come è possibile? Da una parte il trionfo della Ragione e dall'altra coevo il primitivo e superstizioso culto degli Dei? O non è forse un'altra, la risposta, che dagli Dei stessi deriva la Scienza, la Ragione e la Poesia?" (Dalla Prefazione di Emanuele Franz).