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Mons. Francesco Paolo Scuro, figura emergente del clero barlettano di fine '800, prima metà del '900, fa parte della schiera dei sacerdoti colti e combattivi - quali mons. Nicola Monterisi - che, forti dell'insegnamento e della spinta dati dal pontefice Leone XIII, si impegnarono in campo ecclesiale e sociale. Con largo anticipo colse le intuizioni che saranno fatte proprie dal Concilio Ecumenico Vaticano II, comprendendo che bisognava promuovere e coinvolgere i laici per portare il messaggio di Cristo nel tessuto sociale e politico. Grazie al suo apporto, Barletta ha avuto degli uomini illustri che hanno lasciato un segno tangibile nella società del tempo. Tutto il bene da lui compiuto è stato realizzato con semplicità e senza protagonismi (per umiltà rinunciò all'episcopato), avendo come unica finalità quella evangelica, cioè la diffusione del regno di Dio sulla terra.