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Il 17 novembre 2018 la rivolta dei Gilets Jaunes esplodeva nelle piazze di tutta la Francia e faceva vacillare il governo Macron. Reclamando una vita degna per tutti, una vera democrazia e rifiutando qualsiasi forma di rappresentazione, la rivolta di novembre dava inizio a una lunga stagione di lotte che continua ancor oggi con l'opposizione allo smantellamento del sistema pensionistico portato avanti dallo stesso Macron. Scritto a caldo nell'impeto della rivolta dei Gilets Jaunes, Una giusta rabbia sottolinea come questo movimento, così come il quasi concomitante fiorire delle mobilitazioni per il clima, preannuncino nuove forme di esplosione sociale che certamente si moltiplicheranno nel prossimo futuro. Per capire questa dinamica è indispensabile ricusare tutte le teorie che predicono un crollo certo e inevitabile del mondo dell'economia; sarà allora evidente che il dominio di questo mondo può invece perpetuarsi ed estendersi, a scapito di una sempre maggiore disgregazione politica e sociale, di una crescente pressione sulle "risorse umane" e di una sempre più marcata devastazione ecologica.