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L'immagine della contestazione giovanile americana degli anni sessanta limitata in sfilate pacifiste, happening sui prati dei colleges e grandi fumate di - cannabis è demolita dalle cifre che provengono dai dipartimenti di Giustizia e del Tesoro USA di quegli anni: Tra il gennaio 1969 e aprile 1970 vi sono negli USA quasi 2330 attentati dinamitardi, oltre che una serie incalcolabile di disordini e vere e proprie sommosse. I Weathermen (il cui nome deriva da una canzone di Bob Dylan) hanno riempito le cronache americane come il gruppo della "gioventù bianca rivoluzionaria" che ha scelto la strada dell'azione diretta e della clandestinità. Il libro documenta la parabola dei Weathermen, dalla linea iniziale di un "movimento rivoluzionario della gioventù" uscito dalle università per combattere fianco a fianco con la classe operaia, alla scelta finale della lotta armata clandestina contro centri di potere (mai persone): commissariati di polizia, istituti di ricerca bellica, uffici centrali di grandi società coinvolte nella guerra del Vietnam. Tra le più famose le esplosioni dinamitarde avvenute nel 1970, prima nella centrale di polizia di New York, qualche mese dopo all'interno del Pentagono. Il libro è una panoramica storica e un'analisi sulle prospettive politiche della Nuova sinistra americana.