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Che cosa unisce le mafie di ieri e di oggi? Il fatto di essere non un potere alternativo a quello istituzionale, ma relazionato con esso. Ne trattano giornalisti, magistrati, politici e storici (da Bolzoni a Prestipino) in questo volume, che fa anche un bilancio di trentacinque anni della legge 416 bis (con interventi di Rognoni, La Torre e Dalla Chiesa) e affronta le sfide attuali della Procura Nazionale Antimafia nelle parole di chi vi ha dedicato la carriera, Roberti. Una parte è dedicata alle origini delle stragi del '92 e al Maxiprocesso di Palermo (con testi di Ayala e Guarnotta) e ai venticinque anni di corruzione e anticorruzione, da Tangentopoli all'A.N.AC, con il magistrato Cantone e il giornalista Ferrarella. Perché capire è la migliore arma per combattere la mafia.