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Fra il 1914 e il 1921 un gruppo di studiosi coordinati da Giovanni Mesini pubblicò un Bollettino bimestrale che aveva lo scopo di celebrare nel migliore dei modi il sesto centenario della morte di Dante Alighieri. A distanza di un secolo quel Bollettino rivive, con cadenza annuale e con l'obiettivo di terminare le sue pubblicazioni nel 2021, in coincidenza con le celebrazioni (locali, nazionali, e internazionali) del settimo centenario dantesco. A somiglianza di quello del secolo scorso, il Bollettino dantesco si propone di esaminare l'opera di Dante alla luce del suo e del nostro tempo, e di riprendere l'intera gamma dei temi danteschi, in particolare sotto il profilo filologico-testuale, artistico, filosofico e storico. Il comitato degli studiosi è presieduto dai professori Alfredo Cottignoli e Emilio Pasquini dell'Università di Bologna. Direttore responsabile del periodico e collaboratore fisso è Franco Gàbici, presidente del Comitato Dante Alighieri. Partecipano a questo primo numero: Alfredo Cottignoli, Franco Gàbici, Giorgio Gruppioni, Robert Hollander, Giuseppe Ledda, Nicolò Maldina, Pantaleo Palmieri, Emilio Pasquini.