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Ambiente, energia, ricerca scientifica, logistica sono problemi che non possono avere una soluzione al livello nazionale, ma solo europeo. Il sistema dell'euro è un nuovo e fortissimo sistema economico. La gravissima crisi dei subprime avrebbe avuto conseguenze disastrose se non fosse stata fronteggiata dalla Banca Centrale Europea. È dunque necessario completare la costruzione dell'Europa con la creazione di istituzioni efficienti per poter dare al parlamento europeo veri poteri democratici. Se non si crea un equilibrio fra sistema economico ed istituzioni europee nascono una serie di attriti che possono degenerare in crisi progressive. È necessario completare la costruzione dell'Europa. L'Italia, per poter partecipare a pieno titolo, deve risolvere tre problemi serissimi: il Mezzogiorno; l'università e la ricerca che sono arretrate rispetto alla media europea, la logistica che consentirebbe una nuova funzione del Mezzogiorno nel Mediterraneo. Ma tutto ciò va affrontato nel mezzo di una crisi finanziaria e una grave situazione energetica. Una via di austerità pare indispensabile e con essa la necessità di superare l'economia dello spreco. Ma il processo di aggregazione europea produce una serie di effetti negativi al livello territoriale che rendono necessaria una forma di decentramento e di autonomia fiscale in Italia. L'Europa, dopo la rivoluzione del welfare state deve essere in grado di costruire l'economia del risparmio energetico e della conoscenza.