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"Chanson d'" apre vuoti, che sono mancamenti ma anche spazi di possibilità nella storia narrata dall'io. È un canzoniere lirico di autobiografia poetica, nobilitato da una tradizione che va da Petrarca a Leopardi a Saba. Epica come l'antica Chanson de Roland, per l'avventura umana che vi scorre, spesso conflittuale. Anche lirica d'amore, se volessimo integrare con questo, tra i tanti possibili genitivi soggettivi e oggettivi, l'elisione che segue l'apostrofo. Il fatto è che l'elisione, fin dal titolo, è una cifra essenziale di questa raccolta poetica. Non certo per celare intimità che, al contrario, si dichiarano apertamente nella relazione con l'amato. La serrata vicenda amorosa confessa senza riserve gli avvicinamenti e le fughe, le dolci catene e l'aspra libertà solitaria, l'eros tenero e guerriero, sottraendo - elidendo solo dati contingenti che ne comprometterebbero l'essenza e l'universalità. (Carlo Marchesi)