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Ventidue racconti. Un viaggio tra il surreale e il fantastico, tra invenzioni oniriche e suggestioni visionarie. La mancanza di certezze e i conflitti umani vengono raccontati sottoforma di parabole letterarie: ci imbattiamo in Venere che, scesa dalla Torre d'Avorio, finisce per prostituirsi nella grande metropoli; veniamo trasportati nel grande palazzo del Carnevale, nel quale è necessario creare una maschera di cartapesta identica a quella di tutti gli altri per poter sopravvivere; giungiamo su Rerat, dove gli uomini - nati con una gamba sola - partecipano a una grande pesca di beneficenza che donerà loro un'altra, raccapricciante gamba; facciamo la conoscenza di un giovane convinto di essere il creatore di tutto ciò che lo circonda e di un altro che vede sparire a poco a poco le persone e le cose che compongono il suo mondo. Vita e arte tessono tra queste pagine una tela in grado di intrappolare storie in apparenza dissimili tra loro; artisti e commedianti, intanto, intrecciano le loro storie fino a lacerare irreparabilmente il confine che li separa.