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Una lettura attenta del Vangelo ci mostra che Gesù non solo ha fatto e detto molte cose. Come ogni persona - era Dio e uomo - aveva un modo di essere, una personalità, e questo si rifletteva nel suo stile di trattare agli altri, parlava loro e persino li guardava. Lo sguardo di Gesù li faceva sentire amati, con il desiderio di essere migliori e, in molte occasioni, li portava persino a lasciare tutto e a seguirlo. L'autore parte da questa idea e pone due domande ai giovani, con un'attenzione particolare agli adolescenti, e a coloro che si occupano della loro formazione cristiana: Vorresti avere lo sguardo di Gesù? Vorresti amare tutti così? L'unico modo per raggiungere questo obiettivo è imitare il suo sguardo e la sua vita pulita, così come i suoi sentimenti e il suo modo di agire. Così si diventa più amici dei propri amici e, soprattutto, più vicini al Padre. Gesù stesso ha promesso questo: "Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio" (Mt 5, 8).