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"L'autore ha dato alla silloge una struttura bipartita: se la prima sezione Beata Virgo è la più eclettica per temi e ispirazioni, il titolo della seconda Esercizi terrestri lascia pensare a un approdo a toni relativamente più intimi e concreti; è una collana di poesie dalla pronuncia più raccolta, che si soffermano sul ricordo di un'amica scomparsa, ma sanno anche accendersi di un sensuale erotismo. La prima sezione, invece, è intervallata da quattro Solfeggi che propongono un gioco intertestuale con la canzone d'autore - giungendo a far duettare Gigliola Cinquetti con Zanzotto - e soprattutto dimostrano la propensione di Ranieri per lanciarsi nel suo monologo a partire da un minimo spunto verbale qualsiasi (qui, le parole dei cantautori), espandendolo e avvitandosi in spirali di apostrofi, ipotetiche e interrogazioni. D'altronde, l'arguzia minata dall'ansia o dal rimpianto, la fantasia faconda e un po' troppo appassionata di calembour, sanno sempre fermarsi un attimo prima di stuccare." (dalla prefazione di Roberto Batisti)