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La grande crisi economica del 2008 da parte di coloro che avevano partecipato alla enorme abbuffata finanziaria, a vantaggio di pochi e a danno del lavoro produttivo di molti; l'ossessivo ritorno sui giornali e in tv di parole al vento sulla disoccupazione, in particolare quella giovanile, sulla povertà e povertà relativa del ceto medio, sulle deprivazioni di milioni di bambini e infine sull'Europa smarrita, scossa da separatismi e accerchiata sempre più da vicini venti di guerra, hanno rievocato le ombre di un passato che sembrava da tempo rimosso e dimenticato. Ecco, dimenticato! La mancanza di memoria storica è un costante pericolo per la democrazia e per la vita di molti. è quindi un obbligo, in primo luogo dei giovani, conoscere il passato per respingere i risorgenti nazionalismi e separatismi e per dare una soluzione alla crisi, evitando avventure autoritarie.