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Nel susseguirsi dei mesi, nel mutare dei colori e nel continuo variare dello straordinario paesaggio del Gran Sasso e dei Monti della Laga, all'interno del Parco, il lupo si racconta e viene raccontato dagli autori per quello che è. O meglio, per come loro lo hanno conosciuto e osservato. Il grande predatore apicale di quei monti, carismatico e fondamentale per quegli ecosistemi, così forti e coì fragili. La narrazione trae spunto dallo studio di alcuni branchi di lupi che gli autori seguono da alcuni anni su quei monti selvaggi, dove la Natura detta le regole della vita, tra le foreste di faggi, i torrenti e le cascate, acque che arricchiscono un habitat già di per sé ricchissimo e variegato. "Le stagioni dei lupi" ospita tra le sue pagine storie di lupi, storie di umane emozioni e di curiosità. E lassù, tra quei boschi, lontano dal frastuono della città, dove anche la vita dei lupi si adegua ai ritmi delle stagioni e ai loro fantasmagorici mutamenti, l'osservazione della Natura alimenta il desiderio di nuove osservazioni e la curiosità alimenta nuove curiosità. E staccarsi da quei luoghi incantati ma reali, allontanarsi dai lupi, così lontani ma così vicini, diventa difficile.