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Yang Xianhui, uno degli scrittori più celebri e controversi della Cina, rivela quali fossero le condizioni di vita nei campi di lavoro forzato all'epoca di Mao e della campagna dei "Cento fiori". Tremila cittadini cinesi classificati "di Destra" dai funzionari del Partito Comunista furono inviati a Jiabiangou nel deserto del Gansu, per essere sottoposti a "rieducazione". La raccolta delle voci dei sopravvissuti ai lager cinesi è uscita come fiction per evitare la censura delle autorità. Ma ciò non ha impedito che il libro suscitasse da subito un'emozione profonda tra il pubblico. Difatti i racconti degli internati, pur romanzati, nulla hanno perso della loro drammaticità e intensità.