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La videoarte esiste ormai da più di un quarantennio e, dopo le prime fasi sperimentali, è venuta espandendosi sempre più, tanto che ormai non c'è rassegna, dalle Biennali di Venezia alle Documenta di Kassel, in cui questo mezzo non svolga una parte considerevole. Renato Barilli è divenuto il decano del settore arte contemporanea del Dipartimento delle Arti Visive dell'Ateneo petroniano, e in tale veste ha sentito il dovere e il diritto morale di istituire una rassegna annuale della migliore produzione video, limitata al nostro Paese. Di tali rassegne, poste sotto il titolo di Videoart Yearbook, se ne sono già tenute negli anni 2006, 2007 e 2008, e si conta di procedere anche negli anni prossimi. Condizione vincolante è che i pezzi vengano programmati l'uno dopo l'altro, a un pubblico che ne prende visione come in una normale seduta cinematografica. Ognuna di queste rassegne ha raccolto una quarantina di video, qualche volta gli stessi autori sono stati riproposti, il che da un totale di centoquattro artisti e di centotrentasette opere. Il presente volume intende fornire un attento catalogo di tutto questo materiale, concedendo una pagina con immagini, e relativi curricula, a ciascuno dei videoartisti, mentre un nutrito gruppo di saggi scruta il fenomeno in tutte le sue valenze e aspetti teorici, storici, tecnologici, tracciando anche una mappa dei generi e sottogeneri in cui questa produzione ormai smisurata si è articolata.