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Il romanzo si snoda nelle terre del medio Friuli tra il 1526 e il 1529, periodo in cui il pittore Giovanni Antonio de' Sacchis, "il Pordenone", dipinge le tele per la pala dell'altare della chiesa di san Lorenzo; mentre schizza i bozzetti preparatori e commissiona allo speziale del luogo i colori, la pacifica contea di Varmo é scossa da oscuri omicidi, compiuti privando le vittime del cuore. Il comandante della guarnigione del castello, non riuscendo a far luce sulle morti si trova supportato nelle indagini da prete Michele e da Martino da Madrìsio, speziale e alchimista; tra una messa e un'indigestione, pre' Michele distrae Martino dai suoi uffici di speziale e dalla mugnaia Mèliga, conducendolo in lungo e in largo attraverso le contee, alla ricerca dell'assassino.; ma il movente rimane oscuro e i due stentano nel procedere verso la verità. Alcuni uomini straordinari, che appartengono a quella schiera di sciamani votati al Bene, conosciuti nel Friuli del XVI secolo con il nome di benandanti, vengono in loro aiuto; dalle loro visioni e dalle battaglie combattute in spirito a ogni cambio di stagione contro l'esercito del male, sanno che un immane pericolo minaccia uomini e natura.