Tab Article
Adalberto Maria Donati è un poliziotto della Squadra investigativa presso la questura di Udine. Tipo bizzarro, ha trovato il giusto modo per reagire ai tic e ai rumorosi sintomi della Sindrome di Tourette da cui è colpito, con creative e divertenti contromisure. Acuto e intelligente, ha costruito attorno a sé un mondo ritualizzato che lo rassicura, permettendogli di adattarsi agli impegni della vita e del lavoro. Donati è spiritoso, politically incorrect, si veste in modo originale, è goloso, appassionato di musica, di arte e irresponsabilmente scurrile. Questo cocktail di virtù e vizi lo rendono affascinante agli occhi delle donne, compresi quelli di Pansé Parolìn, cuoca sopraffina e proprietaria di una trattoria nel centro di Udine. La routine del lavoro è scossa inaspettatamente dal ritrovamento del cadavere mutilato di una donna; questo è il primo di una serie di cruenti delitti seriali. Adalberto Maria, fiancheggiato dal pedante Franco Natucci e tallonato dalla stampa, che affibbia al fantomatico assassino il più che mai calzante soprannome "il Pastaio", osserva le complesse scene del crimine tentando di trovare un comun denominatore fra i complessi indizi lasciati, proprio per lui, dall'omicida. Come nei migliori romanzi gialli, man mano che proseguono le indagini, il poliziotto sbroglierà la complicata matassa di prove, composta da indizi musicali, gastronomici, artistici e... anatomici. Alla fine, non solo arriverà ad acchiappare il colpevole, ma sarà al centro di una serie di inaudite rivelazioni che lo riguardano in prima persona.