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"Psycho Pathia Sexualis" è stato definito "il fumetto più violento e ripugnante ma disegnato", e le sue storie di sadici serial killer sembrerebbero dimostrarlo Brevi ritratti di un'umanità rivoltante, dedita a pratiche inenarrabili, raccontati con freddezza da un artista che fa dell'amoralità il suo cavallo di battaglia e chi mette in scena una galleria degli orrori che ci appare infinitamente distante di noi, quando invece popola quotidianamente la cronaca nera dei media, e abit segretamente nelle nostre viscere. "Psycho Pathia Sexualis" è anche il libro finito nel 1995 al centro di un'incredibili vicenda giudiziaria che ha portato al sequestro e alla distruzione delle copie all'incriminazione dell'editore della prima edizione e alla nascita di una rete di sostegno e solidarietà agli artisti rei di "abusare della libertà di espressione". "Psycho Pathia Sexualis" è a tutti gli effetti un libro maledetto, così come lo fu a sui tempo il film "Salò" di Pier Paolo Pasolini, o "Ultimo tango" a Parigi di Bernardo Bertolucci. Un oltraggio, una violazione del "comune senso del pudore". Questa nuova edizione è arricchita da tre nuove scioccanti storie a fumetti, di interviste ai protagonisti della vicenda di allora e da materiale storico che può aiutare a comprendere come si è arrivati a sequestare un fumetto in Italia, pochi anni prima del Duemila. (Rigorosamente vietata la vendita ai minori di 18 anni.)