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"La città sottile" è il resoconto di un intricato viaggio toponomastico-etnologico tra le vie e i quartieri di una Torino mai uguale a se stessa; è una cartografia dell'anima ben tracciata dall'autrice Rita Brescia; è una geografia che da fisica-urbanistica, diviene interiore-introspettiva. La città, dunque, non è scenario inanimato in cui si svolgono le azioni dei personaggi, ma è essa stessa protagonista attiva. L'autrice, quasi a continuare, attualizzandola, la narrazione calviniana di "Le città invisibili", si interroga su cosa sia oggi la città e quale legame la unisca ai suoi abitanti, dimostrando che esiste una fitta rete di corrispondenze, come i mutamenti urbanistici riflettono le metamorfosi di ciascuno, e quanto la realtà circostante mette tutti noi, ininterrottamente e quasi coattamente, in contatto con i luoghi della memoria." (Dalla Prefazione di Rosamaria Scarfò)