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Una città millenaria e i suoi abitanti possono cambiare il destino di un dodicenne turco che tutte le sere si esibisce in un numero estremo? La città appare come il prodotto di una stratificazione geologica e culturale, un cristallo, un enorme fossile che racchiude nell'ambra i gesti e i pensieri dei suoi abitanti. Il circo che giunge in città all'inizio del romanzo rappresenta invece l'estremo opposto, un mondo itinerante e senza radici, un microcosmo che non si lascia imprigionare. I pensieri e gli avvenimenti che coinvolgono tutti i personaggi rimandano con un filo invisibile al piccolo protagonista turco e al suo mistero. "La città dei fossili", romanzo collettivo scritto da otto giovani autori, è il frutto del laboratorio di scrittura Raccontare Ravenna.