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Un doveroso omaggio a un grande tipografo-editore fiorentino ingiustamente dimenticato. Salvadore Landi (1831-1911), e il suo apprendistato tipografico di ragazzo di bottega, rivivono attraverso le poetiche pagine autobiografiche pubblicate in due versioni nel 1894 e nel 1917, entrambe qui ristampate in anastatica. A seguire un altro scritto poco noto del Landi, un rarissimo "brindisi tipografico", che i tipografi milanesi pubblicarono nel 1872 in omaggio al prototipografo Giovanni Fabri, in occasione della visita a Saluzzo, patria di Giambattista Bodoni e infine un ricordo di Landi scritto da Angelo Marinelli, lo stampatore che da Città di Castello (con Scipione Lapi) si spinse prima a Campobasso (con i tipografi-editori Colitti) e infine ad Acqui, dove aprì una propria stamperia. Scritti poco noti, dimenticati, piccoli tasselli di una grande e prestigiosa tradizione tipografica italiana, recuperati "archeologicamente" e offerti a beneficio di coloro che ancora credono nella forza e nell'importanza del libro tipografico.