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"Già il titolo della raccolta, modestamente qualificata come 'esercizi', lascia prevedere l'originalità del contenuto. Previsione ancor più sostenuta dal sottotitolo che fa immaginare il registro nel quale si muove questo Piccolo manuale di leggeratura e geografia superficiale, laddove 'leggeratura' non è certo un refuso e 'superficiale' non sta a designare il disimpegno (apparente) delle composizioni; apparente non nel senso di 'manifesto' ma di 'non effettivo', che 'pare ma non è', poiché, a lèggere le leggère rime non rime che si snodano nelle pagine di questa sorta di disordinato diario in versi 1979-2014 si comprende come esso racchiuda un percorso non soltanto geografico". Raffaele Aragona introduce così la lettura di questa raccolta distesa sullo spazio, Ischia, da cui l'irresistibile richiamo del mare che la circonda, ma anche Sicilia, Sardegna, Grecia, così come Napoli e Berlino, e nel tempo. La libertà, non solo di rime ma anche di linguaggio e struttura, è il codice interpretativo sotteso all'intera opera e la presenza in appendice di due insoliti indici rafforza ancora di più il concetto. Per l'autore la libertà assume i contorni di una vera e propria scelta di campo; anche quella di ritrarsi dal centro delle cose e salire su un punto d'osservazione da cui richiamare, e talvolta reclamare, la vita e le tracce che con essa si manifestano. E affrontarle con una salvifica leggerezza. Introduzione di Raffaele Aragona.