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Il sesso come trascendenza, le medicine, la depressione, il suicidio, la droga, la violenza, le puttane, l'amore che finisce, gli abusi, la fabbrica, gli scippi, i ricordi dell'infanzia, i destini segnati: sono questi gli elementi intorno ai quali Gianluca Merola costruisce i suoi racconti. Essenziali, disomogenei, pericolosi. Storie di provincia, di "vite vissute in largo, sospese tra la decenza, la decadenza e lo slancio perfetto", alla ricerca continua di un riscatto che tarda ad arrivare. Prefazione di Alessandra Amitrano.
