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"Siamo a Vienna prima dello scoppio della grande guerra mondiale 1914-1918. Il personaggio principale è lì per motivi di studio, insieme a due amici. Da quel luogo si dipana la storia del primo attore e dei co-protagonisti, ma anche di comparse ed elementi di appoggio, ragazze, amiche, amanti, persone losche o fedeli. E si arriva al 1924. Mi si permetta una breve parentesi. C'è stato un momento nella letteratura italiana in cui si è dato poco conto alla trama, demolendola come elemento dei romanzi gialli e non del grande libro che deve basarsi sulla psicologia dei personaggi. Ma le cose al mondo non vanno così, accadimenti esterni e interni sono contemporanei e consequenziali, collidenti, osmotici, per cui l'intreccio - se non diventa fine a se stesso - è necessità biologica nel racconto, e non solo perché tiene all'erta i lettori, ma soprattutto perché l'esistenza e il mondo, e i casi umani tutti, riservano sorprese, colpi di scena, imprevisti, i quali sono il motore della storia di ogni affabulazione." (Armando Guidoni)