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la traduzione nel dialetto della Val di Cornia de "La Locandiera", la famosissima commedia di Carlo Goldoni. Dopo aver ricostruito, con un accurato e paziente lavoro, il dialetto parlato nella seconda metà dell'Ottocento, l'autore ha ideato una nuova ambientazione per la brillante opera goldoniana. La scena si volge nella locanda di Venturina, paese della provincia di Livorno, nell'anno 1857. Il Marchese di Populonia e il Fattore di Casalappi si contendono le grazie di Primina, locandiera bella ed intelligente, al tempo stesso saggia e maliziosa. La donna, senza concedersi a nessuno dei due, sfrutta abilmente la situazione a proprio vantaggio, incamerando quattrini e regali. Ma il signor Berneschi, scontroso e arrogante, ha invece un contegno sprezzante nei confronti di Primina, che decide di vendicarsi in modo geniale e spietato: farà innamorare lo scorbutico "nemico delle donne" e poi lo respingerà, rendendolo ridicolo di fronte a tutti gli avventori della locanda.