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In una società in cui "una donna che non fa figli, che non pensa ai figli, che non si interessa ai figli degli altri.... è una stranezza, una contraddizione che diventa colpevole mancanza in un destino universale", "La madre distratta" traccia il percorso di una quarantenne combattuta tra la necessità di condividere il desiderio del proprio partner di avere un figlio, e il terrore che la prospettiva di un bambino suscita in lei. Da un lato il suo corpo, con le sue caratteristiche e i suoi ritmi biologici, dall'altra la sua mente, separata dal fisico, lontana, distratta. E con la resa si apre un nuovo periodo della sua vita, fatto di visite, analisi, controlli. Durante l'estenuante ciclo di Fivet, incontra donne che non si perdono d'animo di fronte all'infinita burocrazia legale, ai protocolli medici, alle dinamiche dei vari centri diagnostici, ai fallimenti. Donne che, avvolte dalla certezza del proprio desiderio e da un'incrollabile fede per la scienza, non conoscono cedimenti. Eppure l'altrui determinazione pare quasi incrementare in lei insicurezza e disagio, facendole porre a confronto il classico modello di dedizione totale e un presente traboccante di drammi familiari.