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Pubblicato per la prima volta nel 1818 e ormai annoverato tra i classici della letteratura, Frankenstein ha gettato le basi non solo della moderna fantascienza, ma perfino del thriller. Il giovane Viktor Frankenstein si reca all'università di Ingolstadt coltivando l'utopia della creazione di un essere umano più intelligente e longevo. Dopo notti insonni, ripetute ricerche negli ossari e frenetici esperimenti, origina un essere più grande del normale, con sembianze deformi, da cui rifugge non appena quegli prende vita. Colto dal rimorso per quanto generato, Frankenstein cade in preda a un violento esaurimento, rasentando la follia. Tornato a casa, scopre che il fratellino William è stato ucciso proprio dal mostro, deciso a vendicarsi di colui che, pur responsabile della sua sorte, lo aveva cacciato, lasciandolo solo e ignaro del proprio destino. Nella speranza di liberarsene definitivamente, Viktor gli promette di creare un essere femminile a lui eguale, così da far cessare il tormento della solitudine, ma poco prima di ultimare la sua opera, terrorizzato dalla progenie di mostri che la coppia avrebbe potuto generare, decide di distruggerla. Scoperto l'accaduto, il mostro giura vendetta e Viktor è costretto ad assistere, impotente, all'uccisione dei suoi cari, per poi inseguire il demone fino al Polo, senza mai riuscire a trovarlo. Il dramma di uno scienziato che oltrepassa il limite umanamente consentito e l'indicibile solitudine della creatura da lui generata, che sfoga nella violenza.