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Il dottorato di ricerca compie quest'anno, in Italia, trent'anni di vita (introdotto nel 1980 ma attivato, di fatto, nel 1983). Nato con premesse di modernità e visioni strategiche di raccordo col mondo produttivo, ma poi sacrificato a prospettive talvolta poco lungimiranti e indebolito dalla progressiva riduzione delle risorse, esso regala ogni anno migliaia di giovani ad atenei e istituzioni straniere. La formazione di ognuno di loro costa allo Stato italiano 750mila euro. Questo studio è una preziosa "istantanea" sul dottorato di ricerca: la sua nascita e il suo lento sviluppo, tra entusiasmi, polemiche e molte ombre; la sua incidenza sul mondo della ricerca, del lavoro e sulle grandi aziende. Si confronta con quello che sta accadendo in Europa, guardando anche al resto del mondo. Un interessante apparato finale riporta cifre e dati di comparazione, documenti emanati negli anni dai vari enti coinvolti e il testo del Regolamento pubblicato in Gazzetta Ufficiale nel febbraio 2013 per fornire uno stato dell'arte del dottorato di ricerca in Italia. Prefazione di Luigi Berlinguer.