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Sebbene da numerosi decenni la presenza delle donne in qualsivoglia attività umana, sia indiscusso dato di fatto, nonché acclarata la di loro capacità di raggiungere altissimi livelli nelle più disparate discipline artistiche e sportive, per quanto concerne le Arti Marziali, una vera e propria diretta testimonianza di tale straordinaria esperienza non era mai stata considerata, né tanto meno descritta e infine puntualmente raccolta in un libro perlomeno in Italia. Con questo "roseo" testo, l'autrice si pone l'obiettivo di colmare almeno in parte tale lacuna intervistando otto delle più significative esponenti e maestre di Arti Marziali (di esclusiva matrice giapponese): Karate, Judo, Kyudo, Aikido, Kendo. Dalla loro stessa voce scaturiranno i principali motivi di una scelta di vita, le difficoltà incontrate, le emozioni, i dubbi e le contraddizioni, i sacrifici, le fulgide soddisfazioni, il puro amore per l'Arte, la monolitica passione. Pur essendo tutte campionesse dal glorioso passato agonistico, la componente volutamente posta in risalto, riguarda appunto quell'arduo percorso, la "Via" che ognuna di esse ha compiuto e ancora umilmente prosegue, sempre alla ostinata ricerca di sé e per lasciare le proprie tracce alle nuove generazioni.