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Una torre millenaria al confine comunità di recupero per malati di mente. È Torchiagina, l'incantevole castello dove operano Fulvio Fraternale e l'associazione Alveare. Una storia di speranze e sofferenze, di tenacia e coraggio. Una storia che scorre come un giallo, tra intrighi e ricatti, invidie e denunce, manovre e gabbie burocratiche. Perché la Torre dei matti fa gola a molti, ai politici locali in primo luogo e alla Chiesa. Torchiagina, in fondo, è la storia esemplare di ciò che dovrebbe (e potrebbe) essere in una società post-manicomiale. E di ciò che invece è: famiglie sole di fronte alla pazzia, comunità vessate dalle autorità pubbliche.