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Secondo la teoria del fisico Jean-Émile Charon (1920-1998), le caratteristiche degli esseri viventi, comprese quelle spirituali dell'essere umano, sono dovute agli elettroni che li costituiscono, la cui massa per un uomo di 70 kg si può calcolare in 21 grammi. Tale valore corrisponde alla perdita di massa rilevata dal dr. Duncan MacDougall (1866-1920), un medico americano che nel 1901 aveva cercato di misurare il "peso dell'anima" presumendo che la stessa abbandonasse il corpo umano al momento della morte. Tale singolare coincidenza ha operato da input sull'autore per un'ipotesi di ricerca sulla vita dopo la morte con cui esperienze come deja vu, reincarnazione, eventi sincronici, ecc. trovano giustificazione. Per coinvolgere i lettori, si sono utilizzati dialoghi tra personaggi fantastici - Birillino, Turbina, Toledo e altri - e si è colta l'occasione per trattare anche l'entropia e la vita perché sono temi concettualmente preliminari alla tesi dell'autore. Tre brevissimi racconti dello stesso sulla creazione chiudono il testo.