Tab Article
Narrare è pratica umana antica e sempre attuale e presuppone la creazione di uno spazio di relazione: ascoltare e essere ascoltati. Narrare attraverso la scrittura è soffermarsi un attimo in più, affidarsi al silenzio del nostro pensiero che si muove alla ricerca di una verità sempre imprendibile e sfuggente. "Quando eravamo piccoli" raccoglie alcuni ricordi d'infanzia dei maestri, dei bidelli, degli educatori e dei tirocinanti della scuola Daneo in una dimensione di gioco e di ribaltamento che allenta ruoli e tesse vicinanze. In questo movimento di riverbero tra la sfuggevolezza del tempo e la sua focalizzazione, emergono molteplici immagini, hanno la sostanza evanescente delle nebbie: frammenti color seppia che custodiscono il futuro, perché narrare consente a tutti, adulti e bambini, di conoscersi meglio, di esplorare il mondo e le sue possibilità muovendo a nuovi sguardi. Emergono, quindi, molteplici "Io" ma anche un "Noi" costituito dall'appartenenza e dagli intrecci, dalle assonanze e dalle discordanze, dalle vicissitudini storiche e sociali, nella preziosità delle storie di vita.