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Natura complessa ed enigmatica, Vittorio Amedeo II comprende ben presto che il potere politico e la vita intera di un principe sono concepiti come una lotta perenne contro le forze avverse mosse dagli uomini e dai capricci della fortuna: le conseguenze, dirette o indirette delle sue azioni, si risolvono in un conflitto perpetuo, nell'inevitabile contrasto tra doveri morali e passioni umane che definisce la sua esistenza. Un vivo senso di inquietudine e di disagio, una erotica intemperanza, lancinanti passaggi di luci e ombre, ansia di conoscenza, potenza d'indagine, eroici furori, apparenti contraddizioni, dissonanze e incongruenze: la combinazione di tali differenti elementi, involontariamente ma fatalmente, lo conduce alla definitiva caduta. Sono questi i termini e i motivi del "gran dramma".