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"Tutti gli uomini odiano il lavoro. E necessariamente e con ragione perché il lavoro è meritatamente odioso". Giuseppe Rensi fu il filosofo che contrastò Croce e Gentile facendo propria una visione del mondo scettica e pessimistica. In questo saggio del 1923 egli opera una feroce critica del lavoro, analizzando la vera natura "dell'attività più odiata dall'uomo". Un saggio da riscoprire, opera di un filosofo sempre critico e controcorrente, fiero antifascista, il cui pensiero sta prepotentemente riemergendo in questi ultimi anni dall'oblio a cui era stato ingiustamente condannato.