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Italia 1945: il Congresso degli Scrittori Fascisti, voluto dalla Repubblica di Salò, si tenne nell'aprile di quell'anno a Pinerolo, ma dei tre giorni previsti ne durò soltanto uno. Trent'anni dopo, quattro scrittori futuristi sopravvissuti a quell'evento sono chiamati a ricordare. Tra lucida ironia e disincanto, ripercorrono la parabola di un movimento che avrebbe dovuto rappresentare l'arte del fascismo al potere e sprofondò con esso, e rievocano la figura di Luca Borrello, autore minore di un'opera invisibile la cui morte portò alla fine anticipata del congresso. Ed è proprio quella morte misteriosa a innescare un racconto che attraversa alcuni momenti chiave della storia italiana. Chi era Borrello e in cosa credeva? Come si intreccia la sua vita a quella di un partigiano? E che legame c'è tra quest'ultimo e l'uomo che trentanni dopo intervista coloro che parteciparono al congresso? Romanzo poliedrico narrato a più voci, il primo di Patricio Pron ambientato in Italia, "Non spargere lacrime per chiunque viva in queste strade" è un'indagine su storia e arte, violenza e avanguardia. Un racconto su come a metà del XX secolo la letteratura si trasformò in politica e la politica in delitto.