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Pino Michienzi affronta la tematica femminile nella letteratura del conterraneo Corrado Alvaro, ma lo fa liberandosi dagli schemi filologici dell'analisi letteraria. Mantenendo la "scientificità" dell'operazione opportuni riferimenti bibliografici chiariscono i passaggi più significativi -, la lettura alvariana acquista anche una valenza antropologica e nell'autobiografia dell'autore di "Gente in Aspromonte", Michienzi sembra ricostruire i frammenti di uno specchio e ricercare le tracce di una propria biografia. Ne scaturisce la rappresentazione di una figura femminile che Alvaro recupera nella propria esperienza personale e non da topoi letterari. La donna del Sud è quella donna capace di sopportare il peso della famiglia e di una condizione sociale storicamente difficile. È su di lei - spesso maltrattata e incompresa - che comunque si reggono la società e la famiglia meridionali e sul suo modello viene umanizzata anche una figura mitica come quella di Medea, in cui Alvaro si sforza di figurare il tentativo di salvare i figli da una vita infelice. Una donna, quella meridionale, che marianamente è consapevole del destino di dolore riservato alla propria discendenza.