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"Il Teatro di Corrado Alvaro", frutto di ricerca continua e appassionata, è un breve saggio che rende omaggio a uno scrittore tra i più importanti del Novecento italiano. Esso nasce dall'esigenza di rilevare la sagace e pungente critica alvariana, testimoniata da centinaia d'articoli e recensioni apparsi sui più importanti quotidiani e le più qualificate riviste nazionali dell'epoca, che racchiudono, in un'affascinante scrittura, il mondo fabulatore del palcoscenico. Il testo teatrale in appendice "Corrado Alvaro, 1915-'45. Quasi una vita", scritto nel 1986 insieme a Silvano Spadaccino rivive il ventennio fascista tra la prima grande guerra con Alvaro soldato in trincea, e la seconda guerra mondiale che vide recluta al fronte il figlio Massimo. Il racconto teatrale, in parte ricavato dai diari "Quasi una vita" e "Ultimo diario", si svolge in un luogo ideale e si snoda con scarti temporali di pensiero e d'azione assolutamente metafisici, che anticipano o posticipano fasi e circostanze rispetto al loro reale tempo storico. È il viaggio di un Alvaro autobiografico che attraversa i luoghi e le persone della memoria, scoprendolo psicologo di una terra che nessuno meglio di lui ha capita, amata, raccontata e criticata.