Tab Article
Stiamo assistendo, anzi partecipando, con progressiva curiosità e coinvolgimento al radicale cambiamento della società dell'informazione e della comunicazione: la "primavera araba" è solo l'ultimo esempio di informazione istantanea e dal basso su avvenimenti che diventano immediatamente e trasparentemente di rilevanza mondiale. D'altra parte l'opinione pubblica continua a essere "sedotta" da una minoranza di potere che possiede e gestisce i tradizionali mezzi di comunicazione di massa. La classe politica dominante ha ancora un formidabile potere persuasivo sulla maggioranza dell'opinione pubblica, tanto da convincerla che le idee e la visione di chi governa - una minoranza - siano idee e scelte della maggioranza. Scopo del libro è far emergere pratiche e tecniche di "contro-comunicazione" di minoranze critiche che vogliono coinvolgere - con mezzi interattivi e a basso costo - altre minoranze per cambiare lo stato (o almeno la visione) delle cose. Tutto nasce dall'idea che i mezzi di comunicazione possano essere re-inventati perché la comunicazione non sia solo "passiva" e "di massa", ma anche "attiva" e "soggettiva". E che ciascuno può utilizzare i mezzi tradizionali di informazione per fini differenti, per scopi sociali e critici. Vogliamo insomma esplorare come Internet, il giornalismo, la televisione, teatro, la musica, l'arte, la pubblicità e il marketing possano essere mezzi potenti nelle nostre mani.