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La ricerca e l'innovazione sono decisivi fattori di sviluppo e di miglioramento della qualità della vita per ogni paese. In Italia tuttavia prevale spesso un atteggiamento passivo: la rinuncia agli investimenti, invece che una scelta di prudenza e di oculato risparmio, in realtà risulta cieca e fallimentare. Qual è infatti il "costo del non fare" ? Che cosa rischia una comunità che sceglie di investire poco in innovazione? Ma investire non basta se si trascura un aspetto altrettanto importante: il processo attraverso cui si decide l'attribuzione delle risorse. "Per che cosa, a chi, con quali modalità" sono le domande fondamentali che ogni decisore, sia in una società privata, sia nella Pubblica Amministrazione, deve porsi. Nel processo decisionale, infatti, il ruolo centrale è giocato dalla Pubblica Amministrazione, regista indispensabile perché la collaborazione tra gli attori in gioco abbia successo. Il libro, oltre a un'accurata analisi teorica, offre la descrizione puntigliosa di alcuni casi esemplari che dimostrano come sia davvero possibile un efficiente funzionamento dell'innovazione in Italia. Tra i più interessanti: la creazione della Fondazione CEN (Centro Europeo di Nanomedicina) in Lombardia e il ruolo di rilievo, nel panorama italiano, dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Prefazione di Luigi Nicolas. Postfazione di Gaetano Quagliarello.