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Musica ed economia. Due mondi solo in apparenza distanti e diversi. Vi è infatti un elemento comune che, per quanto spesso non ci si presti attenzione, permette a un sistema di alimentare l'altro, spingendo i principali istituti di formazione musicale italiani - i Conservatori - nel prosieguo della loro mission artistica. Lo studio della contabilità diventa quindi un punto di partenza per sviluppare un'interessante analisi sui possibili scenari futuri di questi istituti, che necessitano di un sistema di bilancio chiaro e comparabile, indispensabile per consentire a questi agenti del mondo artistico di portare avanti nel tempo l'attività formativa musicale con l'efficienza e l'efficacia che già caratterizzano l'agire dell'amministrazione, sia pubblica che privata. La duplice formazione dell'autore, economica e artistica, permette un'analisi attenta e globale sul tema, oltre a fornire interessanti spunti di riflessione sull'importanza, per i Conservatori, di un nuovo sistema contabile moderno e competitivo.
